E5 ITALIA UNITA.pdf

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E
CAPITOLO 5
L’Ottocento
Parole per capire
1
Completa ogni frase scegliendo la parola giusta tra quelle indicate.
1 Uno stato con tutti i poteri concentrati in un unico luogo si dice che ha un governo
……………………………………………………. (accentrato, piemontese, prefetto).
2 Un gruppo di persone con le stesse condizioni economiche e sociali prende il nome di …………....…………
………………………………. (popolo, ceto, governo).
3 Il potere politico che la Chiesa esercita sui suoi territori prende il nome di …………………………………………………….
(potere spirituale, potere temporale, potere laico).
4 Se si vuol far tornare i conti tra quello che si spende e quello che si guadagna, bisogna fare il
……………………………………………………. (salario, bilancio, sistema).
5 Se, per esempio, un uomo politico di sinistra cerca l’appoggio dei politici di destra per ottenere accordi e
voti in cambio di favori, si dice che fa del ……………………………………………………. (mecenatismo, trasformismo,
decollo).
6 Gli Italiani che si battevano per liberare le terre ancora sottoposte al dominio austriaco prendevano il nome
di ……………………………………………………. (garibaldini, liberali, irredentisti).
2
Scegli per ciascuna parola del primo elenco il giusto sinonimo (cioè la parola che vuol dire la stessa co-
sa). Attenzione: vi sono sinonimi in eccesso.
1 suscitare ……………………
2 reddito ……………………
3 Mezzogiorno ……………………
4 raggruppamento ……………………
5 legittimo
……………………
A guadagno, salario
B illegale
C sud dell'Italia
D giusto
E provocare
F conflitto
G gruppo
7423DER Paolucci, Signorini, L’ora di storia e-piuma 1 - © 2005 Zanichelli editore, Bologna
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CAPITOLO 5
E
Cose da sapere
L’Ottocento
Un breve riassunto e una domanda guidata per ogni paragrafo
1 I MOLTI PROBLEMI DEL REGNO D’ITALIA
Nel 1861 l’Italia non poteva dirsi davvero unita: esistevano profonde differenze fra regione e regione e fu ne-
cessario dare al regno almeno un’unica legislazione e un sistema amministrativo unitario. Il governo accentrò
allora tutti i poteri ed estese all’Italia il modello piemontese. L’Italia rimase però un paese povero e arretrato e
1’analfabetismo era ancora diffusissimo. Per costruire strade, scuole e ferrovie lo stato aveva bisogno di soldi e
furono cosi aumentate le tasse. Per creare invece un esercito forte fu esteso il servizio militare obbligatorio:
questi provvedimenti, pur necessari, crearono malcontento.
Un aspetto della reazione al nuovo stato fu il brigantaggio, di cui si parla a pagina 74.
I briganti erano
A bambini che non andavano a scuola e che per vivere rubavano
B i politici, che erano sentiti come estranei e nemici della popolazione
C contadini meridionali che, esasperati dalla fame e dalla povertà, si ribellavano
2 CON L’INTERVENTO DI POTENZE STRANIERE SI COMPLETA L’UNITÀ D’ITALIA
Per ottenere il Veneto l’Italia si alleò con la Prussia e, nella terza guerra d’indipendenza (1866), l’Austria fu co-
stretta a cedere il Veneto all’Italia. Garibaldi tentò di conquistare Roma, ma fu fermato sull’Aspromonte per
ordine del governo italiano che non voleva scontentare la Francia, contraria all’impresa. La capitale d’Italia fu
allora spostata a Firenze.
Alla fine, anche Roma fu annessa: a p. 77 sono descritti i fatti.
Nel 1870 Roma fu unita al regno d’Italia
A dopo la morte di Bismarck B insieme a Trento e Trieste
C dopo la sconfitta di Napoleone III e la proclamazione della repubblica in Francia
3 LA DESTRA E LA SINISTRA STORICHE
Con la presa di Roma divennero difficili i rapporti fra regno d’Italia e papato. Il parlamento italiano si divideva in
Destra (moderati o conservatori) e Sinistra (democratici). Dal 1861 al 1876 l’Italia fu governata dalla Destra, che
risanò l’economia dello stato ma applicò anche pesanti tasse che causarono proteste popolari. Nel 1876 il potere
passò alla Sinistra di Agostino Depretis, che promosse alcune riforme sociali e migliorò la legge elettorale.
La Sinistra prese importanti decisioni di politica estera: puoi rileggere la pagina 79.
Per Triplice Alleanza si intende
A un patto con cui Italia e Prussia si impegnavano ad attaccare l’Austria
B un patto tra Bismarck e Oberdan C un patto difensivo tra Italia, Germania e Austria
4 IL DECOLLO INDUSTRIALE ITALIANO E L’ETÀ GIOLITTIANA
La Sinistra impose forti dazi sui prodotti provenienti dall’estero per favorire la crescita dell’industria italiana.
Con l’industria si formò anche un proletariato operaio e nacquero le prime organizzazioni sindacali. Peggiora-
rono intanto le condizioni di vita della popolazione e negli ultimi anni dell’Ottocento si arrivò a violenti
scontri sociali e politici. Il nuovo re Vittorio Emanuele III nominò primo ministro Giovanni Giolitti, che mi-
gliorò la legislazione sociale ed estese il diritto di voto a tutti i cittadini maschi adulti.
Giolitti governò a lungo, come hai letto a pagina 83.
L’età giolittiana (1903-1913)
A coincise con uno straordinario sviluppo economico dell’Italia
B si concluse con l’uccisione di re Umberto I C portò ad una grave crisi economica e sociale
7423DER Paolucci, Signorini, L’ora di storia e-piuma 1 - © 2005 Zanichelli editore, Bologna
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