Ascolto Medio - T. Marin - Chiavi.pdf

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1. Spaghetti alla puttanesca
Questa ricetta è originaria dell’isola di Ischia e ha tutto il sapore del Sud.
INGREDIENTI
aglio, 1 spicchio tritato
peperoncino, un pizzico
olio extra vergine d’oliva, 2 cucchiai
pomodori freschi o in scatola, pelati e tagliati a pezzetti, 400 g
4 filetti d’acciuga sbriciolati con la forchetta
olive nere snocciolate e spezzettate, 100 g
capperi, 1 cucchiaio
sale e pepe nero
spaghettini, 450 g
Vino: un bianco secco (Vernaccia)
Per 4 persone; Preparazione: 10 minuti; Cottura: 25-30 minuti; Livello di difficol-
tà: semplice
Mettete l’olio in una padella e fatevi soffriggere aglio e peperoncino finché l’aglio
non avrà preso un bel colore dorato. Unite quindi i pomodori, i capperi e le olive
e fate cuocere per 5 minuti circa.
Aggiungete i filetti di acciuga. Insaporite con sale e pepe e lasciate cuocere a fuo-
co moderato per altri 15-20 minuti, finché l’olio non comincia a separarsi dal po-
modoro.
Cuocete gli spaghetti al dente. Scolate e disponete in un piatto di portata caldo.
Versatevi sopra il condimento e mescolate bene. Servite subito.
CHIAVI
1. 1F, 2V, 3V, 4F, 5V, 6F, 7V, 8F
2. 1. bel colore dorato , 2. fate cuocere per ,
3. separarsi dal pomodoro , 4. condimento e mescolate
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2. I capelli del gigante
Una volta c’erano quattro fratelli. Tre erano piccolissimi, ma tanto furbi; il quarto
era un gigante dalla forza smisurata, ma era molto meno furbo degli altri.
La forza ce l’aveva nelle mani e nelle braccia, ma l’intelligenza ce l’aveva nei ca-
pelli. I suoi furbi fratellini gli tagliavano i capelli corti corti, perché restasse sem-
pre un po’ fesso, e poi tutti i lavori li facevano fare a lui, che era tanto forte, e loro
stavano a guardarlo e intascavano il guadagno.
Lui doveva arare i campi, lui spaccare la legna, far girare la ruota del mulino, tirare
il carretto al posto del cavallo, e i suoi furbi fratellini sedevano a cassetta e lo gui-
davano a suon di frusta.
E mentre sedevano a cassetta tenevano d’occhio la sua testa e dicevano:
- Come stai bene con i capelli corti.
- Ah, la vera bellezza non sta mica nei riccioli.
- Guardate quel ciuffetto che si allunga: stasera ci vorrà un colpetto di forbici.
Intanto si strizzavano l’occhio, si davano allegre gomitate nei fianchi e al mercato
intascavano i soldi, andavano all’osteria e lasciavano il gigante a fare la guardia al
carretto.
Da mangiare gliene davano abbastanza perché potesse lavorare; da bere poi, glie-
ne davano ogni volta che aveva sete, ma solo vino di fontana.
Un giorno il gigante si ammalò. I suoi fratellini, per paura che morisse mentre era
ancora buono a lavorare, fecero venire i migliori medici del paese a curarlo, gli da-
vano da bere le medicine più costose e gli portavano la colazione a letto.
E chi gli aggiustava i cuscini, chi gli rimboccava le coperte. E intanto gli dicevano:
- Vedi quanto ti vogliamo bene? Tu, dunque, non morire, non farci questo torto.
Erano tanto preoccupati per la sua salute che si dimenticarono di tener d’occhio la
capigliatura. I capelli ebbero il tempo di crescere lunghi come non erano mai stati
e con i capelli tornò al gigante tutta la sua intelligenza. Egli cominciò a riflettere,
a osservare i suoi fratellini, a sommare due più due e quattro più quattro. Compre-
se finalmente quanto essi fossero stati cattivi e lui sciocco, ma subito non disse
nulla. Aspettò che gli tornassero le forze e una mattina, mentre i suoi fratellini dor-
mivano ancora, egli si alzò, li legò come salami e li caricò sul carretto.
- Dove ci porti, fratello caro, dove porti i tuoi amati fratellini?
- Ora vedrete.
Li portò alla stazione, li mise in treno legati come stavano e per tutto saluto disse
lo ro:
- Andatevene, e non fatevi più rivedere da queste parti. Mi avete ingannato abba-
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stanza. Adesso il padrone sono io.
Il treno fischiò, le ruote si mossero, ma i tre furbi fratellini se ne stettero buoni buo-
ni al loro posto e nessuno li ha rivisti mai più.
da Favole al telefono di Gianni Rodari
CHIAVI
1. 1d, 2b, 3c, 4a, 5b
2. 1. dalla forza smisurata , 2. colpetto di forbici ,
3. guardia al carretto , 4. colazione a letto , 5. tener d’occhio
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3. Un nuovo pianeta Terra
Un nuovo pianeta nel mezzo della Via Lattea, un globo con le stesse dimensioni
della Terra e molto simile alla Terra, forse capace di ospitare una qualche forma di
vita. Il corpo celeste, che non è ancora stato battezzato, è stato individuato da un
gruppo di astronomi neozelandesi, australiani, italiani e americani che hanno
annunciato la loro scoperta al congresso dell’American Astronomical Society. Il
“New Zealand Herald”, in un’intervista al professor Philip Yock, che ha partecipa-
to alle ricerche condotte dall’Osservatorio neozelandese di Mount John e di quel-
lo australiano di Mount Stromlo, riferisce oggi che il nuovo pianeta ha una distanza
dal suo “sole” simile a quella che separa la Terra dal nostro sole, un’orbita simile
a quella terrestre, ha una massa leggermente superiore a quella del nostro pianeta
ed è probabilmente più pesante della Terra.
“Le condizioni di questo pianeta sono tali da consentire un qualche tipo di vita,
anche se non nelle forme in cui la conosciamo noi”, ha detto Philp Yock. Secondo
l’astronomo, è la prima volta che nel cosmo viene individuato un pianeta che pre-
senta così tante analogie con il nostro. Quanto a “vedere” direttamente il nuovo
pianeta, e quindi verificarne l’atmosfera e la presenza o meno di acqua, questo non
è praticamente possibile: l’eventualità si riduce a una volta ogni milione di anni,
quando si verificano le necessarie condizioni di allineamento.
Per scoprire il nuovo pianeta, che dista dalla Terra 30 mila anni luce, gli astrono-
mi hanno utilizzato una nuova tecnica, basata sulle teorie di Einstein, secondo cui
i pianeti possono essere trovati anche indirettamente, grazie al loro campo di gra-
vi tà.
Negli ultimi tre anni sono stati trovati altri 17 pianeti, ma tutti troppo grandi, trop-
po vicini ai loro soli e costituiti in prevalenza da gas. Il pianeta scoperto dal team
di astronomi neozelandesi, australiani, italiani e americani è quindi non solo il di-
ciottesimo, ma è anche il miglior “candidato” a ospitare la vita in un altro sistema
solare. Secondo gli studiosi, infatti, le sue dimensioni, la sua massa, la sua colloca-
zione e la sua orbita fanno del nuovo candidato un possibile nuovo “pianeta Ter-
ra”.
CHIAVI
1. 1. simile a quella , 2. tali da consentire ,
3 . condizioni di allineamento , 4. in prevalenza da
2. 1F, 2V, 3F, 4V, 5V, 6F, 7V, 8F
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