La Gazzetta dello Sport - 24.09.2009.pdf

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Giovedì 24 settembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 226
Pagina 40 ANGIONI
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I MAGNIFICI DUE
Eto’o e Milito stendono il Napoli in 5 minuti: l’ Inter è prima (per ora)
La Fiorentina ferma la Samp . Stasera Juve a Genova: fuori Giovinco
Partenza sprint dell’Inter (l’argentino era in
fuorigioco) e partita in discesa. Jovetic e Gilar-
dino: Firenze sorride. Juve: c’è Camoranesi.
LE ALTRE DI NATALE FA FELICE UDINE
Il Milan cade
Palermo-Roma
diluvio e gol: 3-3
Pagine 2-3-5-6-12-13-14-15
il commento
LE GRANDI FANNO COSI’
di ALESSANDRO DE CALO’
Impresa del Parma: 2-1 alla Lazio
Atalanta-Catania (0-0): incidenti tra
tifosi nel prepartita, arrestati 3 ultrà
Le grandi squadre, adesso, fanno così. Barça,
Real, quelle là. Danno subito una sportellata
all’avversario e poi trasformano il campo in
un piano inclinato per giocarsela con la
superiorità del gatto sul topo. L’Inter si mette
nella scia. Eto’o impiega lo stesso tempo di
un Ronaldo per la zampata dell’1-0. Milito lo
segue a ruota, col treno di Lucio. Dopo
mezz’ora, i nerazzurri sono sul 3-0 col povero
Napoli. Fatta. Per una notte è sorpasso.
Pagine 8-9-10-11-16-17-18-19-20
SERIE A
(5 a giornata)
PARTITE
CLASSIFICA
Atalanta-Catania
0-0
Inter 13
Juventus* 12
Sampdoria 12
Fiorentina 10
Parma
Milan
7
Bari-Cagliari
0-1
Bari
6
Bologna-Livorno
2-0
Palermo
5
SEGUE A PAGINA 2
Bologna
5
Fiorentina-Samp
2-0
10
Siena
4
Inter-Napoli
3-1
Genoa*
9
Cagliari
4
IL ROMPI PALLONE
w
Lazio-Parma
1-2
Udinese
8
Napoli
4
Palermo-Roma
3-3
di Gene Gnocchi
Chievo
7
Catania
2
Siena-Chievo
0-0
Roma
7
Livorno
2
Udinese-Milan
1-0
Maradona è uscito trasformato
dalla clinica per dimagrire.
Ora ha quattro orecchini in meno.
Lazio
7
Atalanta
1
Oggi
ore 20.45
Genoa-Juventus
*Una partita in meno
Diego Milito, 30 anni, 5 gol in 5 gare festeggia felice con Samuel Eto’o, 28 anni, terza rete in campionato NEWPRESS
L’INSERTO IN REGALO CHIEDETELO
F.1 KIMI «DIMENTICATO»
CICLISMO MONDIALI
LIGA BATTUTO IL VILLARREAL (2-0)
Auto: tutte le novità
del salone di Francoforte
Montezemolo:
«Massa rimane»
Gioia Cantele
Crono d’argento
Real, risposta al Barça
con Ronaldo e Kakà
ALLEGATO DI 16 PAGINE
Pagine 26-27
Pagine 30-31
Pagina 24 RICCI
il Caffè dei Campioni
SERIE A I nerazzurri vincono (3-1) giocando bene. A segno anche Lucio e Lavezzi
156620558.052.png 156620558.063.png 156620558.074.png 156620558.085.png 156620558.001.png 156620558.005.png 156620558.006.png
R 2
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 5 a GIORNATA
P
Tre squilli nerazzurri
per avvertire Ferrara:
partita chiusa subito
2’ p.t.
5’ p.t.
32’ p.t.
Il gol di Samuel Eto’o, 28 anni, al terzo gol in questo
campionato: su calcio d’angolo, colpo di testa di Samuel
e per il camerunese è facile segnare sotto porta IANUALE
Il gol di Diego Milito, 30 anni, a segno per la quarta giornata
di fila: scatto di Maicon centrale, assist per l’argentino che
scatta sul filo del fuorigioco e poi batte De Sanctis PEGASO
Il gol di Lucio, 31 anni, alla prima rete con la maglia
nerazzurra: sul calcio d’angolo con Sneijder, il brasiliano
salta più in alto di tutti e va a segno REUTERS
dalla prima
T
Inter
di
ALESSANDRO DE CALO’
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LE GRANDI
FANNO COSI’
Era dal 4-0 nel derby col Milan che non si
vedeva giocare l’Inter così. Bene? Bene è una
parola grossa, anche se i progressi sono
evidenti. Guardando il bicchiere mezzo vuoto
è evidente che mancano ancora fluidità e
velocità nella circolazione di palla; manca il
dominio del campo e del gioco, si possono
migliorare gli schemi d’attacco. Ma la parte
mezza piena dello stesso bicchiere ci dice che
l’Inter sta facendo grandi progressi, che in un
modo o nell’altro — almeno in Italia — riesce a
scardinare qualunque difesa. Gioca a strappi
e percussioni, a tratti irresistibili.
SORPASSINO
Eto’o e Milito
a segno in 5’
Mou è primo
Resta ancora molto lontana dal calcio sublime
che Messi e Ibra fanno vedere in ogni partita
dei blaugrana, compresa l’ultima esibizione a
Santander. Mourinho, che ieri era
squalificato, deve lavorare ancora molto per
dare un gioco convincente ai campioni. Ma
intanto l’Inter — come detto — cresce e può
coccolarsi la sua nuova super coppia gol:
Eto’o e Milito si integrano felicemente. Il
camerunese è un drago. L’argentino continua
a tenere viva la sua media record (anche se il
gol era viziato da offside). Il terzo sigillo,
firmato da Lucio su corner battuto da
Sneijder, fa capire quale sia il peso dei nuovi
acquisti nell’economia della squadra.
Il Napoli parte male, Lucio fa il tris, inutile gol
di Lavezzi. E ora tocca alla Juve rispondere
La sfida di San Siro era un test molto
importante per Donadoni e il suo Napoli. Al
di là del risultato, il verdetto resta negativo.
Troppi buchi neri in una squadra che resta al
di sotto delle sue potenzialità: difesa fragile,
attacco che non punge, personalità da
definire. E 7 punti in meno dello scorso
campionato. Stanno arrivando giorni decisivi
per l’ex citì, la panchina comincia a scottare.
INTER
3
1
NAPOLI
LUIGI GARLANDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
y
GregorioArmeno con i pastorel-
li Santacroce e De Sanctis. Lo
sciagurato approccio del Napo-
li ha sbilanciato il match: sotto
di due gol dopo cinque minuti.
A San Siro non si sfila, si lotta.
Soprattutto se hai davanti gen-
te alla Maicon.
MILANO d L’Inter è tornata a dor-
mire nel suo letto di campione
d’Italia. Oggi potrà essere supe-
rata, ma essersi addormentata
ieri in testa alla classifica, da so-
la, per la prima volta nella sta-
gione è particolare non banale,
che metterà pressione alla Ju-
ve. Tre gol, gioco in crescita,
una convincente esibizione di
forza. Eto’o (terzo gol) e Milito
(quinto in 5 partite) ci hanno
messo cinque minuti a demoli-
re un Napoli sconcertante, fra-
nato come l’asfalto dei quartie-
ri Spagnoli. De Laurentiis, pri-
ma del match, aveva garantito
che questo non è tempo di pro-
cessi. Di questo passo (terza
sconfitta, tre sole squadre alle
spalle) arriveranno presto.
POSTICIPO
E SESTA
GIORNATA
777
GIUDIZIO
MARCATORI Eto’o (I) al 2’, Milito (I) al 5’, Lucio (I) al 32’, Lavezzi (N) al 37’ p.t.
Ciro Ferrara , che tifava Napoli e contava su
un colpaccio a San Siro degli azzurri, deve
sbagliare poco o nulla stasera a Marassi col
Genoa, se vuole realizzare il contro-sorpasso
della Juve sulla banda Mourinho. Non sarà
facile, perché Gasperini è in cerca di rivincite
dopo la sconfitta col Chievo. Un netto
successo della Juve — magari fatto con una
sportellata subito e poi il controllo sul piano
inclinato — spingerebbe definitivamente lo
sprint scudetto nell’alveo di un lungo slalom
parallelo tra nerazzurri e bianconeri. Corsa a
due, come in Spagna .
(4-3-1-2)
(3-5-2)
Julio Cesar; Maicon, Lucio (dal 44' s.t.
Cordoba), Samuel, Chivu; J. Zanetti,
Cambiasso, Stankovic; Sneijder (dal 1'
s.t. Muntari); Eto'o (dal 45' s.t.
Mancini), Milito.
PANCHINA Toldo, Santon, Vieira,
Balotelli.
ALL. Baresi (Mourinho squalificato)
ESPULSI nessuno. AMMONITI
Stankovic per gioco scorretto,
Maicon per proteste.
De Sanctis; Santacroce (dal 15' s.t.
Aronica), Cannavaro, Contini; Maggio
(dal 23' Denis), Gargano, Bogliacino
(dal 39' Pazienza), Hamsik, Zuniga;
Lavezzi, Quagliarella.
PANCHINA Iezzo, Grava, Cigarini,
Hoffer.
ALLENATORE Donadoni.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Contini, Bogliacino per
gioco scorretto.
OGGI
(ore 20.45)
Genoa-Juventus
Napoli spaesato Ma le carenze
del Napoli non sono solo nella
testa. Donadoni organizza la re-
sistenza rinunciando a Cigarini
(Datolo in tribuna, addirittura)
per il più combattivo Bogliaci-
no, ma dopo cinque minuti de-
ve uscire dalla trincea. Hamsik
non prende in mano la bandie-
ra e la truppa fa una faticaccia a
creare qualcosa, anche perché
il 3-5-2 è malato per costituzio-
ne: vorrebbe spingere in fascia
alla ricerca di cross, ma un at-
taccante (Lavezzi) corre pun-
tando più la bandierina che la
porta e l’altro (Quagliarella)
non è una torre. Non a caso, i
due soli pericoli nascono da an-
goli: il colpo di testa di Quaglia-
rella (17’) e il gol di Lavezzi
(37’). Dalla panchina non arri-
vano scosse e il Napoli sembra
più preoccupato di contenere
che di reagire. Donadoni osa il
4-3-3 con Denis (fuori Maggio)
solo ametà ripresa, quando l’In-
ter controlla una partita già
chiusa.
SABATO 26
Sampdoria-Inter
(ore 18)
Livorno-Fiorenti-
na (ore 20.45)
DOMENICA 27
ore 15
Catania-Roma
Chievo-Atalanta
Juventus-
Bologna
Lazio-Palermo
Napoli-Siena
Parma-Cagliari
Udinese-Genoa
Milan-Bari
(ore 20.45)
A proposito di Real. Negli stessi minuti in cui
Kakà sigillava con un rigore il successo dei
blancos sul Villarreal di Rossi, il suo vecchio
Milan — col ripescato Ronaldinho — andava a
picco in Friuli contro l’Udinese. Decisivo Di
Natale, come sempre. Milan lento,
prevedibile, con un gioco involuto che non
frequenta corsie laterali . Il contrario della
Fiorentina, che liquida la Samp di Cassano
con due gol esemplari: cross da destra di
Marchionni e guizzo di Jovetic; cross di Vargas
da sinistra e zuccata vincente di Gilardino. I
kappaò di Milan e Samp sono le due grandi
trappole scattate in questo turno di metà
settimana. Palermo e Roma impattano (3-3) in
una sfida bella e pazza, inondata dalla
pioggia. Antonio Conte debutta a Bergamo con
un pari e un’espulsione. A Bari, Allegri trova
Nené e fa decollare il Cagliari . Può essere la
sorpresona della A, come l’anno scorso.
ARBITRO Trefoloni di Siena.
NOTE paganti e incasso non comunicati; abbonati 35.207, quota di 751.042
euro. In fuorigioco 1-2. Angoli 6-7. Rec uper i: p.t. 1’; s.t. 4’.
POSSESSO PALLA
CROSS
INTER 57%
NAPOLI 43%
INTER 14
NAPOLI 27
La chiave Gli undici del Napoli
sono entrati in campo leggeri e
fatali, come le tante modelle
che in questi giorni vagano per
Milano con la cartina della città
in mano. Nell’azione del primo
gol, Samuel fa sponda, Milito
sfiora, Cambiasso tocca, Eto’o
segna e gli avversari guardano,
come statuine in San Gregorio
Armeno. Milito raddoppia in
fuorigioco, ma l’assist di Mai-
con taglia una difesa di burro.
Quando Lucio sale a incornare
il terzo, siamo di nuovo in San
TIRI IN PORTA
TIRI FUORI
IIIIIII
IIII
IIIII
IIII
INTER 7
NAPOLI 4
INTER 5
NAPOLI 4
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 3-1
SECONDO TEMPO
c GOL! 3’ Corner di Sneijder, sponda di
Samuel ed Eto’o spinge in rete.
c GOL! 5’ Milito, in fuorigioco, imbuca un
assist di Maicon.
c GOL! 32’ Lucio schiaccia di testa su calcio
d’angolo di Sneijder.
c GOL! 37’ Lavezzi corregge un tiro di Contini.
23' Diagonale di Samuel che viene
sporcato in angolo.
41' Eto’o prova dalla distanza: alto.
46' Denis si libera e calcia da fuori
senza trovare la porta.
Inter sciolta Sia chiaro, l’Inter
IL FILM DELLA PARTITA
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R 3
LAMOVIOLA
2
w
Il Principe felice
«Che partenza
Ora forza Genoa»
di ANTONELLO CAPONE
I NUMERI
Pace Collina-Mourinho. Milito fuorigioco
25
Collina in tribuna a San Siro,
anche se di Trefoloni si sa tutto.
Non fa mai nulla a caso: proprio
l’Inter ha contestato a tutti i livelli
il disastroso e sordo
arbitraggio della quaterna di
Cagliari (Orsato, Giachero,
Comito; Velotto). Alla fine stretta
di mano con Mourinho.Al2’il
gol di Eto’o è regolare: su tocco
di Cambiasso è sempre tenuto in
gioco da De Sanctis e
Santacroce. Sul secondo gol, tre
minuti dopo, fuorigioco di Milito
proteso con tutto il busto oltre
Santacroce al momento
dell’assist di Maicon (foto SKY ):
sbaglia Padovan. Al 20’ stop di
petto di Maicon e non di mano:
attento Trefoloni. Al 25’ e al 30’
fuorigioco di Hamsik: sì, Copelli
azzecca. Ripresa: calcetto di
Stankovic, spallata di Contini,
battibecco: giallo a entrambi.
le gare di fila
dell’Inter
senza perdere
a San Siro (18
le vittorie e
7 i pareggi); in
queste partite i
nerazzurri hanno
segnato 49 reti,
quasi due per
ogni confronto
Milito: «I 5 gol? Merito anche dei compagni.
Nonmi aspettavo un inizio simile»
Diego Milito, 30 anni, e Samuel
Eto’o, 28 anni, ancora
protagonisti: in appena 5’
hanno chiuso a San Siro la
pratica Napoli INSIDE
4
MIRKO GRAZIANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
s
ce Milito —. Non me l’aspetta-
vo un inizio così, anche dal pun-
todi vista personale. Ma il meri-
to va condiviso con i compagni.
Abbiamo giocato un primo tem-
po spettacolare, quasi perfetto.
Poi, abbiamo invece un po’ sof-
ferto nella ripresa, ma è norma-
le accusare un minimo di fati-
ca».
le gare
consecutive
in cui Milito è
andato a segno
(ripetendo così
l’impresa dello
scorso anno
quando ci
riuscì tra la 10 a
ela13 a ): 29 gol
in 36 gare in A
MILANO d Un’Inter formato der-
by, che però questa volta azzec-
ca anche la partenza. Approc-
cio da belva affamata, Napoli
addentato, scosso e poi finito
nel giro di mezzora. Almeno fi-
no a stasera la bandaMourinho
si gode la testa della classifica,
gradino che conquista senza il
suo tecnico in panchina e gra-
zie ai due fenomeni là davanti.
Apre Samuel Eto’o, da «rapina-
tore». Chiude, di fatto, Diego
Milito.
Cuore
Rossoblu
Che peccato
non poter
essere a
Marassi a
vedere i miei ex
compagni e fare
il tifo per loro
contro la Juve
«E tifo Genoa» Pratica Napoli
chiusa in un battibaleno, «gra-
zie a un approccio deciso alla
gara. Siamo partiti finalmente
fortissimi, con mentalità e at-
teggiamento perfetti. L’aveva-
mo preparata così e siamo stati
bravi a portare la teoria in cam-
po. Era una partita importante
per noi, bello vincerla giocando
anche bene. Cresciamo giorno
dopo giorno, miglioriamo in
concretezza e qualità. Lo scu-
detto? Non si può parlare di di-
scorso chiuso tra Inter e Juve».
E ora «un po’ di riposo, perché
sabato c’è già un’altra gara piut-
tostodifficile contro la Sampdo-
ria». Già a Marassi, dove però
domani il «suo» Genoa può re-
galare all’Inter il sorpasso «uffi-
ciale» sulla Juventus. Ride
Milito, parte del cuore è an-
cora rossoblu, «ma nonpo-
trò essere in tribuna a tifa-
re per i miei ex compagni.
Di certo, lo farò in tv, per-
ché è la squadra per cui ho
giocato molto tempo. Ho
grandissimi ricordi e tanti
amici lì, quindi tiferò sem-
pre Genoa». Eto’o è invece
già proiettato alla Samp, «è
infatti ora che in campiona-
to io segni anche fuori ca-
sa, visto che finora i gol
sono arrivati tutti a San
Siro». Ma l’obiettivo nu-
mero uno «per me è
sempre quello di aiuta-
re la squadra. E’ fonda-
mentale il lavoromio e diMi-
lito là davanti, la pressione
deve sempre essere alta, è
così che arrivano le occasio-
ni migliori».
7
le vittorie
di fila a San
Siro dell’Inter
contro il Napoli,
con un bottino
di 19 reti segnate.
Su 64 confronti
sono 43
i successi
dell’Inter
e solo 7 del Napoli
Il toro e il leader Il Principe è
una calamita, mette giù qualsia-
si pallone, anche il rilancio più
sbilenco: segna, fa salire la
squadra, si esalta nel fare a
sportellate e butta dentro il suo
quinto gol in campionato. Più
Toro che Principe, segna da
quattro gare consecutive. Ac-
canto a lui, quello che si può
tranquillamente definire un lea-
der naturale, Samuel Eto’o, ele-
gante come una pantera, umile
come una formica operaia e ca-
rismatico come il Re delle Fore-
sta. Non a caso un Leone indo-
mabile. Tenero, però, nell’ab-
bracciare prima della gara i ra-
gazzini di Inter Campus, e in
particolare i Leoncini cameru-
nesi. Eto’o è al suo quarto gol
stagionale (uno in Supercoppa
italiana). Non solo bomber, pe-
rò: anche delizioso uomo as-
sist, centrocampista aggiunto e
all’occorrenza mediano della
«peggior» specie. Capito per-
ché dalle parti di San Siro la
partenza di Ibra è passata qua-
si inosservata? Il Genio di
Malmoe è un fenomeno, fra i
tre più grandi attaccanti del
mondo,maMoratti ha pro-
babilmente trovato il mi-
glior modo possibile per
sostituirlo. Nove gol in
due, «e una felicità sin-
cera nel giocare in
una squadra così —di-
Milito e Eto’o
festeggiati da
Stankovic
IMAGE SPORT
le vittorie del
Napoli nelle
ultime 17 partite
in trasferta: 14
sconfitte e 3
pareggi per gli
azzurri che non
vincono da 11
mesi, 1-0 a Roma
contro la Lazio il
26 ottobre 2008
non ha ricevuto un regalo dal
Napoli. Ha fatto tanto per meri-
tarsi i tre punti, a cominciare
dalla feroce determinazione ini-
ziale, che è sempre un merito
morale, per una squadra che ha
vinto tanto. E stavolta c’è stato
anche il gioco, che è scivolato
con tranquillità non solita. Me-
rito anche del mite Baresi che a
bordo campo non ha trasmesso
tensioni? Fate voi. Straripante
Maicon, in crescita Cambiasso,
impressionanti, al solito, i due
davanti. Ma più per la mole di
gioco che per i gol. I ripiega-
menti di Eto’o, che si presta per
l’uno-due catapultando avanti
Maicon o Stankovic, stanno di-
ventando una caratteristica di-
stintiva e impediscono alla
squadra di spezzarsi in due, tra
mediana e attacco, come acca-
deva con Ibra. La sensazione?
Questa è una squadra in cresci-
ta che presto potrebbe prende-
re il largo. La Juve è costretta a
dare una risposta forte. Difficil-
mente stasera Mourinho prefe-
rirà i calamari alla tv.
0
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R 4
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
HOTELPHILOSOPHY
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
R 5
SERIE A 5 a GIORNATA
«Che Inter, ci è riuscito tutto»
Mou in tribuna e in silenzio, parla il d.t. Branca : «Mi occupo di calcio anch’io...»
LUCA TAIDELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
sopra a Collina, il designatore
degli arbitri che saluta quando,
senza aspettare il recupero, l’uo-
mo di Setubal lascia il box e anti-
cipa i suoi ragazzi nello spoglia-
toio. Muto come un pesce. E co-
me il vice Baresi.
ter. Eravamo molto motivati
per alzare la qualità del nostro e
gioco e ci è riuscito tutto ciò che
avevamo provato. Bello essere
di nuovo in testa, importante
aver vinto ancora in una fase in
cui si gioca parecchio». Concet-
ti simili a quelli espressi daMun-
tari, subentrato nell’intervallo a
Sneijder, vittima di un affatica-
mento all’anca. «Nessun proble-
ma per l’esclusione di Cagliari
—spiega il ghanese—. Io conti-
nuo a lavorare in allenamento,
poi più avanti vedremo. Il Tot-
tenham?Nonne sonulla, ora so-
no all’Inter e voglio ritrovare la
formamigliore. Contro il Napo-
li volevamo partire forte e vince-
re giocando bene. Siamo primi
dei bianconeri? Non ne abbia-
mo di nessuno. Avere una cop-
pia come Eto’o e Milito che da-
vanti alla porta non sbaglia mai
è un gran vantaggio».
MILANO d La prima di JosèMou-
rinho in tribuna a San Siro si
consuma in silenzio nel box ac-
quario del presidente Moratti.
Squalificato dopo l’espulsione
di Cagliari — a Catania l’unico
altro stop in serie A —, l’uomo
di Setubal per un tempo manda
in bianco le telecamere come i
suoi attaccanti fanno in campo
con Santacroce & C. Cinque mi-
nuti prima dell’intervallo pren-
de l’ascensore della tribuna e dà
un punto di riferimento prezio-
so e chi lo bracca. Infatti a inizio
secondo tempo viene immorta-
lato dietro una vetrata, appena
Moratti Prima della gara aveva
parlato Massimo Moratti: «Sia-
mo agli inizi. Più che mettere
pressione alla Juve abbiamo il
dovere di vincere le partite e gio-
care bene, anche se è dura per-
ché dobbiamo trovare un’identi-
tà malgrado i tanti cambiamen-
ti e un calendario che non con-
sente neanche allenamenti tatti-
ci intensi durante la settimana.
Milito? Un grande acquisto, co-
me quello di Motta». Il campo
gli darà ragione.
Branca Come a Cagliari, davan-
ti ai microfoni si presenta infatti
il d.t. tecnicoMarco Branca, co-
stretto a dribblare le polemiche
sia per il fuorigioco sul gol di Mi-
lito («Era un’azione molto rapi-
da, non facile da decifrare») sia
per la seconda assenza consecu-
tiva di una voce tecnica: «Io mi
occupo di calcio, non di tennis
—la reazione di Branca—e cre-
do di poter rappresentare l’In-
Josè Mourinho, 46 anni, in tribuna
a San Siro (nel cerchio): vicino a
lui Pierluigi Collina, 49 anni SKY
in classifica e nonguasta, doma-
ni (oggi, ndr.) guarderemo il
match della Juve come loro
avranno visto il nostro. Paura
Il maxiposter Gazzetta di Eto’o
(ma c’è anche quello di Milito) in
vendita in edicola a 9,99 euro più
il prezzo del quotidiano
LE PAGELLE
di ANDREA ELEFANTE
INTER MAICON A VALANGA, MILITO NON SBAGLIA MAI
7,5
Eto’o eMaicon
sono decisivi
R
7,5 L’ALLENATORE
h
8 IL MIGLIORE
Le percussioni di
Maicon creano
superiorità
numerica, i
movimenti di Eto’
aprono varchi ai
centrocampisti.
Baresi (Mourinho squalificato)
Eto’o
Killer in 5’, poi un’ora di
accademia e il resto da
ragioniere.
Lui si sgola in panchina, Mourinho gode in
tribuna: la testa non è svuotata come a
Cagliari, le gambe sono piene di benzina, i
meccanismi cominciano a funzionare, la
concentrazione torna alta. Prima letale e poi
compatta, è l’Inter come la vuole Mou.
A Barcellona sono in sollucchero, ma lui è una
gioia per gli occhi (quel tunnel di tacco...)
e per i compagni. Il prototipo dell’attaccante
completo: il gol spaccapartita, le sponde
perfette, il tourbillon che stordisce. E grazia
pure De Sanctis. (Mancini s.v.)
6,5
7,5
7
7
6
6,5 6,5 6,5 6
8
6
s.v.
Julio Cesar
Riflessi
d’oro sulla
schiacciata
di testa di
Quagliarella,
c’è quando ci
prova Zuniga e
sempre in
uscita.
Da lì dietro,
se la gode.
Maicon
Torna valanga,
quasi in
trance: slalom,
lanci, cross,
percussioni
sulla fascia e
centrali. Fa
segnare
e se avesse
segnato lui,
sarebbe venuto
giù San Siro.
Lucio
Samuel
Di nuovo al suo
posto, testa al
posto giusto:
quel tocco con
la fronte è il
primo mattone
per l’1-0,
dunque crea e
poi conserva.
Quagliarella lo
frega solo una
volta.
Chivu
Non dà tregua
a Lavezzi
quando
galleggia dalla
sua parte,
ma sul gol non
è al suo posto
e fra l’altro
lascia troppo
spazio a
Contini per la
sponda.
Zanetti
Cambiasso
Stankovic
Sneijder
Ancora non è
lui, quello del
derby: gli
manca lo
spunto sul
breve,
l’ispirazione
continua. Però i
corner del
primo e terzo
gol li calcia con
il pennello.
Milito
Gioca tenendo
in mano il
prontuario della
prima punta:
quarto gol di
fila, un quasi
assist per
Eto’o, sempre il
movimento
giusto. E
quando gli porti
via la palla?
Muntari
San Siro
all’inizio ce l’ha
con lui, ma
stavolta deve
ricredersi:
quando se lo
ritrova alle
calcagna
Maggio si
spegne, ora
deve solo
ritrovare il 100%
delle energie.
Cordoba
Parte malino,
poi decolla:
scavalcato da
Quagliarella,
scavalca
Santacroce
quando è il
momento del
suo primo gol
interista.
Poi si mette a
governare.
Hamsik non
è in serata, ma
c’è del suo: lo
tampina, gli
toglie aria,
non lo fa
ragionare.
E Maicon si
sente ancora
più libero, tanto
lì dietro c’è
Pupi.
Cagliari era un
caso, una
tappa di
assestamento;
quella di ieri di
ripartenza: il
contachilometri
va, lui apre la
valvola del
pressing
nerazzurro.
Correre,
aiutare,
accorciare i
reparti ormai
gli piace quanto
provare a far
gol (e ci va
ancora vicino).
Quando Lavezzi
si alza, trova
Deki che
ringhia.
Pochi minuti:
serve solo
attenzione e lui
ce la mette.
Come sempre.
NAPOLI SANTACROCE SBAGLIA TUTTO, MAGGIO SI SALVA
4,5
Tutto per tutto
con tre punte
S
4,5 L’ALLENATORE
h
6 IL MIGLIORE
Dal 22’ s.t. tre
punte con
Denis a destra,
Quagliarella a
sinistra e
Lavezzi che si
butta dentro.
Donadoni
Lavezzi
Se davvero è sotto esame, la prima
interrogazione è andata male: perché fuori
Cigarini? Datolo non serviva neanche in
corsa? E la squadra è preparata a gestire le
situazioni di palle inattive? Non poteva essere
il 4-3-3 finale il rifugio di tutti i peccati.
Consolazione da poco, ma San Siro gli porta
bene: interrompe un digiuno-gol lungo più di
sei mesi, ma non solo, perché è l’unico che si
muove anche senza palla e quando gli arriva —
già, ma quando? — fa qualcosa di non banale,
che assomigli a una scossa.
Un quarto d’ora di
buona reazione
dopo il 2-0, e stop.
5
4
5
4,5
6
4,5
5
4,5
5
5
Aronica
Quando entra,
Maicon ha già
dato il meglio:
si mette lì e
almeno lui non
sbraca, del
resto fare il
laterale di una
difesa a
quattro è il suo
mestiere.
5,5
Denis
Sposta poco,
ma entra a
partita già
compromessa
e non è
facile fare a
sportellate o
giocare sui
centimetri con
gente come
Lucio, Samuel
e Cordoba.
De Sanctis
Santacroce
Cannavaro
Contini
Maggio
Gargano
Bogliacino
Hamsik
Zuniga
Spinge in
tribuna Datolo,
e in teoria
dovrebbe
perlomeno
coprire più di
lui: dovrebbe,
perché Maicon
non lo vede mai.
Più alto nella
ripresa, poi
laterale destro.
Quagliarella
Calibra male il
primo colpo di
testa, non il
secondo: sulla
sua strada però
c’è Julio Cesar
ed è come se
perdesse
coraggio. Il
resto, è qualche
sprazzo qua e
là.
Il pallone gli
balla davanti
sull’1-0 e
pare incerto —
vado, non
vado? — anche
nell’azione del
3-0. Esce alla
disperata su
Eto’o, e gli
va bene.
Coscienza
sporca sui tre
gol: c’è lui su
Samuel, si
muove male ed
è messo è
peggio sul 2-0,
poi Lucio gli
salta in testa.
E arranca pure
quando prova
a uscire.
Il meno peggio
del trio allo
sbando, ma
anche lui è
complice del
black out sul
primo gol.
Contiene i
danni quando
fa muro su
Snejider.
Maicon arriva
a giocargli in
faccia e non è
che si limita ad
affrontarlo:
lo martoria.
Un po’ meglio
nella ripresa,
ma quei
due là davanti
si erano placati.
Il migliore dei
primi 45’: i
palloni che
mette in mezzo
sono quasi tutti
buoni. Posizione
imperfetta
nell’azione del
2-0, nella
ripresa è meno
frizzante e
preciso.
La prima falla
che si apre lì in
mezzo: perde
palloni in serie,
invece di
prendere per
mano la
squadra le fa
smarrire la
strada. Poi si
scuote, ma è
tardi.
Preferito a
Cigarini, ma non
fa quel mestiere:
più che
ragionare e far
ragionare prova
a sbattersi,
ma in maniera
scomposta,
senza
lucidità (vedi
2-0).
(Pazienza s.v.)
Proprio lui,
trotterella
apatico,
inconcludente,
senza qualità.
Come se
avesse perso
la bussola della
personalità: in
trasferta gli
succede
spesso.
TERNA ARBITRALE:
TREFOLONI 6 Con lui il Napoli non aveva mai perso ma non è colpa sua, anche perché sul fuorigioco di Milito (2-0) è Padovan a «tradirlo».
Lui amministra bene il resto, a cominciare dalla distribuzione dei cartellini gialli. Copelli 6,5; Padovan 5
156620558.069.png 156620558.070.png 156620558.071.png 156620558.072.png 156620558.073.png 156620558.075.png 156620558.076.png 156620558.077.png 156620558.078.png 156620558.079.png 156620558.080.png 156620558.081.png 156620558.082.png 156620558.083.png 156620558.084.png 156620558.086.png 156620558.087.png 156620558.088.png 156620558.089.png 156620558.090.png 156620558.091.png 156620558.092.png 156620558.093.png 156620558.094.png 156620558.095.png 156620558.002.png 156620558.003.png 156620558.004.png
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